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Autore: Stefania Catucci

La paura nutre la mafia

Lettura del libro “Il giudice e il bambino” di Dario Levantino

Sconfiggere la mafia non è proprio come combattere i mostri nei videogiochi, dove assumi la pozione magica e tutto torna a posto.
La mafia è una specie di mentalità tossica che si insinua dappertutto, come un’infiltrazione d’acqua: non la vedi, non la senti, ma intanto ti rovina i muri e ti fa marcire tutto.
E sai quando la noti? Quando ormai è troppo tardi.
Poi c’è il timore che è proprio il carburante della mafia, perché finché la gente non denuncia, la mafia se la ride sotto i baffi (che magari non ha, come succede nei film dove tutti girano con il baffo nero e la coppola). Anzi, loro contano proprio sul fatto che nessuno parli. Ad esempio, il negoziante che si sente dire: ”Se non paghi il pizzo ti facciamo chiudere bottega”. E lui cosa fa? Si spaventa, paga e tace, perché pensa che è meglio non fare troppo rumore. Ecco, questo è il problema: tacere.
La mafia si nutre della paura, della gente che pensa: “Tanto non cambierà mai nulla” e così zitta zitta fa quello che vuole.
Inoltre, c’è un’altra convinzione, quella che la lotta alla mafia sia solo compito dello Stato. Come se fosse una roba che riguarda i “grandi” e noi possiamo starcene seduti a guardare. Ma sì, come no! Sai com’è? Lo Stato può fare tanto; ma da solo non basta. Se non cambiamo noi, la mafia non si schioda.
È come dire:” Tanto ci pensa la mamma a pulire” mentre tu lasci tutto in giro: le scarpe, i calzini, il piatto con le briciole sul tavolo.
Ecco la mafia non sparisce da sola, e di certo non sparisce se ci limitiamo a sbuffare e dire che dovrebbero fare qualcosa.
Ma fare la nostra parte cosa vuol dire? Vuol dire non restare zitti. Magari non siamo investigatori o poliziotti, ma possiamo imparare a riconoscere le piccole ingiustizie, i soprusi, i ricatti anche piccoli, e dire “No, questa cosa non va bene”. E non è un comportamento da eroi, eh! Non per forza dobbiamo metterci un mantello e diventare Batman. Si tratta solo di non accettare il sopruso, di non fare finta di niente. Come quando vedi qualcuno che tratta male un amico e non lasci correre.
Quindi, il primo passo è davvero tutto lì: avere il coraggio di dire basta alle ingiustizie anche a quelle che sembrano piccole. Perché combattere la mafia non è un lavoro solo per
lo Stato o per la polizia: riguarda tutti noi. Basta abbassare la testa, fare finta di niente o aspettare che qualcun altro ci pensi per noi.
Eh no, non diventeremo santi o eroi. Ma almeno possiamo dire di non essere complici, di non aver lasciato che fosse sempre qualcun altro a occuparsene.


Giulia Di Tinco 3^C

Tra Memoria e Impegno

La Dottoressa Fiammetta Borsellino incontra gli alunni dell’I.C. “Calò-Deledda-S.Giovanni Bosco” di Ginosa

Palestra scuola Calò – 5 Novembre ore 10.30 incontro con gli studenti – ore 18.30 incontro con la cittadinanza

PREMIO LETTERARIO ScriViAmo BIMED

La scuola dell’infanzia “G. Paolo II” dell’Istituto Comprensivo “Calò-Deledda-Bosco” di Ginosa ha ritirato il premio letterario ScriViAmo Bimed per la categoria Minor, staffetta di scrittura per la cittadinanza e la legalità 2023/24, a Salerno presso il liceo classico “Torquato Tasso”. Gli alunni di 5 anni delle sezioni A e B hanno scritto e illustrato il quarto capitolo del racconto “SI salvi chi può da Mister Magoo”, incipit di Claudia Ferraroli. La staffetta di scrittura è una storia collettiva che coinvolge scuole dell’intero Paese, mette in contatto il pensiero e le visioni di studenti e studentesse che vivono lontani gli uni dagli altri, in luoghi e condizioni diverse. Il progetto pone in interazione docenti che tra loro non si conoscono e che decidono di rendere protagonista la scrittura, giungendo ad una narrazione comune attraverso la cooperazione. Si ringrazia la dirigente Marianna Galli, la referente d’istituto del progetto Bimed, Rosa Perrone, per il supporto, l’impegno e la disponibilità e tutte le colleghe della scuola dell’infanzia G. Paolo II.

Ins. Maria Lucia Costantino

Sereno anno scolastico a tutti

Giornata in biblioteca

Un nuovo anno scolastico, ricco di novità e proposte didattiche, si sta delineando per l’ I.C “G. Calò – G. Deledda- S.G. Bosco”. Per i piccoli studenti di classe seconda della scuola primaria del plesso Calò, si riapre l’opportunità di letture appassionate. Il 17 settembre 2024 hanno ascoltato con interesse le avventure di Orso e Uccellina tratte dall’ omonimo testo, ricevuto per la partecipazione al Premio Strega, in qualità di giuria dei lettori della fascia 6+. L’ animazione alla lettura fatta dalle insegnanti di classe ha alimentato la gioia e sostenuto l’interesse degli alunni. I piccoli non sono rimasti indifferenti, inoltre, alla vista e alla spiegazione della catalogazione dei libri, tenuta dalla prof.ssa Stefania Catucci, responsabile della biblioteca d’Istituto che, attraverso bollini colorati ha spiegato in breve i vari generi letterari. L’ attività si è conclusa in classe con osservazioni e simpatici disegni sulla storia ascoltata. Ma non finisce qui! Altre avventure dei fantastici protagonisti li aspettano e … l’ anno è appena iniziato!  Buona avventura piccolini e felice anno scolastico! 

Ins. Cecilia Pastore

12 GIUGNO 2024“UNA CONSEGNA SPECIALE”

“G. Lombardo Radice”: la consegna dei libri, per le piccole alunne e i piccoli alunni di 3 anni, donati dall’Amministrazione Comunale


Si è svolta oggi, presso la scuola dell’Infanzia “G. Lombardo Radice”, la consegna dei libri per le piccole alunne e i piccoli alunni di 3 anni, donati dall’Amministrazione Comunale. Il libro offerto ai nostri giovanissimi lettori si intitola “Mi piaci (quasi sempre)” di Anna Llenas. È la storia di due amici Lolo e Rita,
molto diversi tra loro, ma che hanno compreso come la diversità possa rappresentare un elemento aggiuntivo di sorpresa che può diventare un’esperienza positiva.
Una tematica, questa, fortemente riconosciuta dalla nostra Dirigente Scolastica, la prof.ssa Marianna Galli, che ogni anno promuove e incentiva attività e progetti volti alla valorizzazione delle diversità per mettere in risalto l’unicità di ciascuna bambina e di ciascun bambino. Questa mattina, a presentare l’evento, è stata l’insegnante Tiziana Bozza, in qualità di coordinatrice della Scuola dell’Infanzia “G. Lombardo Radice”, che ha consegnato i libri assieme alle docenti: Rossella, Luana, Enrica, Giulia, Licia, Anna Maria, Maria Pia, Vita e Marirosa delle sezioni A – B – C – D, celebrando l’importanza della lettura nel
percorso di crescita dei nostri alunni a partire dalla più tenera età, non prima però di aver letto il libro donato, “Mi piaci (quasi sempre)”, in versione pop up, una particolarità che ha catturato l’attenzione di grandi e piccini, incantati dai colori, dalla dinamicità e vivacità delle immagini. Il momento della consegna è stato vissuto, con grande entusiasmo, anche dalle famiglie delle bambine e dei bambini di 3 anni, che hanno colto con gioia l’invito delle maestre a partecipare all’evento. La mattinata è stata allietata da
canti e balli. Un ringraziamento “speciale” per questa consegna “speciale” è rivolto all’Amministrazione Comunale, che ha voluto donare un Libro a tutti gli alunni che quest’anno hanno intrapreso il loro percorso nella scuola dell’Infanzia, riconoscendo il valore altissimo della lettura come strumento imprescindibile di conoscenza e arricchimento individuale.

Le insegnanti

SCRITTORI IN FESTA!

Consegnate le STAFFETTE DI SCRITTURA PER LA CITTADINANZA E LA LEGALITÀ BIMED

In una calda giornata di giugno, nel cortile del plesso scolastico G. Lombardo Radice, si è svolta la FESTA DELLA CONSEGNA DEI LIBRI, scritti anche dai nostri alunni, a conclusione del progetto d’istituto STAFFETTA DI SCRITTURA PER LA CITTADINANZA E LA LEGALITÀ BIMED. Nella prima parte dei festeggiamenti si sono svolte le attività ludiche il SENTIERO SALVA ACQUE, gli STENDINI AMBIENTALI, la STACCIA ECOLOGICA COLPISCI CHI SPORCA partecipati rispettivamente dagli alunni di 5 ANNI della scuola dell’infanzia G. Lombardo Radice e G. Paolo II e degli alunni di PRIMASECONDA e TERZA CLASSE della scuola primaria G. Lombardo Radice, giochi ispirati alla pratica della RACCOLTA DIFFERENZIATA. Successivamente, nella sala mensa, alla presenza di una estesa componente di genitori, la nostra Preside Marianna Galli ha consegnato ai 153 alunni/scrittori i libri che narrano storie scritte e disegnate anche da loro. La Staffetta di scrittura creativa BiMed partecipa anche al Premio ScriViAmo, un concorso letterario, nato nel 2016, in collaborazione con la Facoltà di Scienze della Formazione Primaria dell’Università degli Studi di Genova. Il Premio ScriViAmo, che si rivolge al mondo della scuola, è l’unico riconoscimento dedicato alla scrittura di gruppo e alla Cittadinanza Europea. Due delle nostre staffette sono arrivate in finale. La Giuria Tecnica composta da cinque esperti provenienti dal mondo della letteratura, della cultura, dell’editoria e del giornalismo, ha assegnato il PRIMO PREMIO per la Staffetta MINOR al racconto Si salvi chi può da Mister Magoo, Incipit di Claudia Ferraroli, il cui quarto capitolo è stato scritto dagli alunni di 5 anni della scuola dell’Infanzia G. Paolo II, con la seguente motivazione “Racconto ben strutturato divertente e originale. Bella l’ironia che caratterizza i personaggi. I disegni sono miscelati e vari e i materiali davvero belli.” Una festa nella festa che non si è ancora conclusa perché la cerimonia di premiazione si terrà il 23 settembre 2024 presso il Liceo Classico “T. Tasso” in Salerno con i delegati delle scuole vincitrici e gli scrittori redattori dei relativi incipit.

EVVIVA!!!

Ins. Rosa Perrone

Presso l’Istituto Calò leggere premia – La Magna Capitana edizione 2024

Il Premio “Magna Capitana” entusiasma tutti

Per il secondo anno consecutivo, le classi dell’Istituto Calò hanno avuto l’opportunità di partecipare, nella giornata del 17 maggio, al famoso evento di promozione della lettura “Premio La Magna Capitana” svoltosi presso la Biblioteca Civica Pietro Acclavio. Il Premio di Letteratura per Ragazzi e Ragazze “La Magna Capitana” è stato istituito dalla Regione Puglia: l’obiettivo di questo progetto è quello di promuovere la lettura tra i giovani, che dovrebbero leggere di più e usare meno dispositivi elettronici nel tempo libero. La cerimonia, a cui abbiamo fatto da spettatori, è il risultato di un lungo lavoro svolto durante le settimane precedenti. I testi che noi abbiamo letto e poi votato sono stati scelti da una giuria e poi sono stati sottoposti al giudizio di noi giovani lettori e lettrici pugliesi. Eravamo circa 300 ragazze e ragazzi, di età compresa tra i 6 e i 12 anni, e venivamo dalle Province di Taranto, Brindisi e Lecce, mentre altri studenti erano collegati da remoto. Tutti gli studenti erano entusiasti e curiosi di scoprire se l’autore da loro votato, fosse il vincitore del Premio. I libri finalisti, suddivisi per categoria erano i seguenti:

Categoria 6-8: Il Re saggio, Passi Pistacchi, Gaspare e Amleto;

Categoria 9-11: “Il soffio della balena”; “Il mio nome è Tartaglia”, “Case rosse”;

Categoria 12+: Ti aspetto a San Qualcosa, Rotte di mare, L’ultima ferita.

Ad aggiudicarsi il premio “La Magna Capitana” 2024 per la categoria 6-8 è stato il libro Gaspare e Amleto, per la categoria 9-11 Case rosse, per la categoria 12+ L’ultima ferita. Tutti sono stati accolti dalle urla e dagli applausi dei lettori presenti. Bellissimo è stato il momento dell’incontro con i vincitori. Abbiamo posto loro tantissime domande e successivamente abbiamo consegnato i nostri lavori: one-pager, segnalibri, cartelloni… Tutti gli scrittori presenti sono riusciti a toccare i cuori dei ragazzi con le loro narrazioni e noi abbiamo compreso quanto i libri riescano ad aprire la mente, a coinvolgerci e ad emozionarci: essi sono portatori di conoscenza, di compagnia nella triste solitudine e di fantasia nella monotona vita quotidiana. La lettura riesce a catapultarci in un’altra dimensione, in un’epoca passata o in una futura nella quale il protagonista sei tu e vivi mille avventure ed emozioni senza limiti. È stato un incontro informale, in cui si è aperto un vero e proprio dialogo tra gli autori e i giovani lettori. Ci piacerebbe un giorno diventare scrittori famosi e girare per il mondo a condividere con i giovani l’amore per la lettura. Dobbiamo dire che tutta la giornata a Taranto è stata una piacevole sorpresa: la visita alla Taranto magno-greca, la città vecchia e il Duomo raccontati attraverso gli occhi di un uomo innamorato della sua Taranto ci hanno colpiti, emozionati e coinvolti. Ho capito che Taranto è un vero patrimonio artistico da salvaguardare per le generazioni future.

Grazie agli organizzatori e grazie alla scuola per questa preziosa occasione.

Antonio Calabrese, classe I A

Milena Carol Pollicoro classe I B

Sofia Manicone, classe I C

Leggere … che passione!

Premio La Magna Capitana – Biblioteca Acclavio di Taranto

Il tanto atteso giorno della declamazione è arrivato e venerdì 17 maggio la nostra scuola, l’Istituto comprensivo “G. Calò”, ha partecipato al Premio “La Magna Capitana” leggendo tre libri per la categoria 12+. “Rotte del mare”, “L’ultima ferita” e “Ti aspetto a San qualcosa” hanno accompagnato i nostri pomeriggi permettendoci di mettere per un po’ da parte la realtà e abbandonarci alla fantasia e all’immaginazione.

Dopo la lettura sono stati realizzati dei lavori come recensioni, caviardage e illustrazioni e si è assegnato un voto personale ad ogni libro. Le valutazioni sono state inviate e, in seguito alla chiusura delle votazioni, vi è stata la premiazione del libro vincitore presso la Biblioteca Civica Pietro Acclavio di Taranto, un punto di riferimento culturale per la Puglia. Il giorno della proclamazione del vincitore, accompagnati da quattro docenti, ne abbiamo atteso con ansia e trepidazione l’annuncio.

La Direttrice, dottoressa Croce, creando un po’ di suspence, ha pronunciato il nome di Simone Saccucci, autore de “L’ultima ferita”. Lo scrittore ha fatto il suo ingresso nella sala e si è presentato al piccolo pubblico che lo ascoltava. Prima che noi, giovani lettori, potessimo porgergli alcune domande, è venuto verso di noi raccontando un po’ del suo passato e delle sue ispirazioni nella stesura del testo. Forse questa autobiografia ha risolto un po’ di dubbi e risposto a un po’ di domande, ma non a tutte. Quando l’autore ha interrotto la descrizione di sé, delle timide mani si sono alzate un po’ timorose e gli alunni poi, uno ad uno, hanno potuto esporre i propri quesiti. Il volto dello scrittore lasciava trasparire qualsiasi emozione egli provasse nell’ascolto delle domande e permetteva di intendere il suo stupore, il suo dubbio o la sua malinconia nel ricordare o esporre certi avvenimenti delicati ma anche gioiosi della sua vita passata. E in fondo ogni elemento del libro, anche il più scontato, era, in qualche modo, collegato alla sua persona presente e passata o alle persone che lo circondano o che l’hanno circondato. Purtroppo il tempo trascorso in sua compagnia non è stato molto a causa del treno che doveva prendere per ritornare a casa. Quindi, dopo non molto, egli ci ha salutato e ci ha nuovamente ricordato che quel libro lo dedica a noi, a noi ragazzi.

L’esperienza è stata positiva, coinvolgente, entusiasmante. Un tuffo nella lettura che ci ha arricchiti e che speriamo di poter ripetere.

Antonella Grippa, classe 3^B

Angelica Tortorella, classe 3^A