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Premio “La Magna Capitana”:il libro che ha conquistato la giuria e i lettori

Finalmente il 23 maggio è arrivato! Andare a Lecce presso la Biblioteca “Bernardini” e assistere alla proclamazione del vincitore della IV edizione del premio di letteratura “La Magna Capitana” mi riempiva il cuore di gioia. 

Tante emozioni mi travolgevano ma l’idea di conoscere di persona l’autore mi emozionava molto. 

Nella categoria 12+ i libri in competizione erano: “Minuti contati” di Maria Beatrice Masella, “Rimanere sul sentiero” di Elisabetta Tosoni e Elisabetta Mitrovic ed “Eravamo il suono” di Matteo Corradini.  

Tutti e tre libri stupendi che hanno saputo conquistare la mia attenzione.

Arrivati in biblioteca ci siamo accomodati in una sala ampia e luminosa, insieme ad altri studenti del Calò ma anche di altre scuole provenienti da diverse città. E’ stato bello vedere tanti ragazzi come me appassionati di lettura riuniti per lo stesso evento con il fiato sospeso, ansiosi di scoprire chi si sarebbe aggiudicato la vittoria. 

Ogni sguardo era rivolto al palco e finalmente il verdetto è arrivato. Il nome del vincitore è Matteo Corradini con il libro “Eravamo il suono” , un libro nato dalla volontà di dare risalto a storie vere, di quelle che lasciano il segno e che meritano di essere raccontate e ricordate. 

Un’ondata di applausi per l’autore, un grande segno di riconoscimento del suo talento e per il suo meraviglioso libro. 

Dopo un caloroso ringraziamento, Matteo Corradini ha risposto alle nostre tante domande illuminandoci sui momenti più significativi e profondi della sua opera, svelando dettagli inediti, rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente e memorabile. 

Infine la sua disponibilità per una foto finale ci ha resi davvero felici. 

Usciti dalla biblioteca, abbiamo dedicato il resto della giornata alla visita di Lecce, una città che mi ha incantato per la bellezza barocca. 

Nel centro storico, ogni angolo rivela dettagli sorprendenti e opere d’arte che raccontano la storia della città. Mentre camminavamo, abbiamo potuto ammirare non solo la Cattedrale di Lecce, ma anche il suo maestoso campanile. E’ scolpita in pietra chiara e ci sono statue, fiori e colonne. E’ come un enorme ricamo di pietra, bellissima davvero! 

Nel centro storico, tra case, edifici e negozi, si incontravano diverse chiese. Alcune avevano facciate elaborate, altre più semplici, ma tutte belle e suggestive. 

Poi ci siamo recati in Piazza Sant’Oronzo e abbiamo ammirato gli edifici circostanti e incontrato artisti di strada che suonavano e animavano la piazza con la loro musica e le loro performance. E’ stata un’esperienza autentica che mi ha permesso di immergermi nella cultura leccese. 

Insomma, Lecce è una città che lascia un’impronta indelebile nel cuore di chi la visita. La sua bellezza barocca crea un’atmosfera magica: è come fare un’immersione nella storia, nell’arte e nella cultura. 

E’ stata una giornata fantastica! Uscire dalla biblioteca Bernardini di Lecce, con il suono degli applausi ancora nelle orecchie e l’eco delle parole di Corradini nella mente, è un’esperienza che mi ha lasciato un segno profondo. 

Incontrarlo è stato un onore e “Eravamo il suono” è un libro che consiglio a tutti perchè è una storia che ti prende dentro e ti lascia coinvolto fino all’ultima pagina.  

Tornato a casa, ho il ricordo indelebile di una giornata che ha arricchito la mia passione per la lettura e di come le narrazioni condivise possano unire, sensibilizzare e cambiare il mondo. Se ognuno di noi si impegna a leggere e a discutere le storie che ci toccano, possiamo davvero generare un cambiamento positivo, un mondo più giusto e consapevole. 

Giuseppe D’Alconzo 2^C