È arrivato il Contributo Editori per ioleggoperché2024, l’iniziativa nazionale di educazione e promozione della lettura organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AlE), e questa mattina sono stati recapitati alla Dirigente Scolastica dell’I.I.S. “Adriano Olivetti” di Orta Nova, prof.ssa Maria Carbone, i libri per la nostra Biblioteca Scolastica, tramite la libreria “Fantasie” di Stornarella.
“Peccato originale”: non facciamoci ingannare dal titolo del nuovo libro (edito da Transeuropa) del giovane giurista foggiano, Antonio Colasanto, presentato da Domenico Sivilli al C-LAB MAO per il III Festival “Leggo, ergo sum”, in occasione del Maggio dei Libri. . Il Festival è promosso dall’I.I.S. “Adriano Olivetti” e dalla sua Biblioteca Scolastica, da ARCI APS MAO FM19.77 di Orta Nova e dal Gruppo di Lettura “Gli Spaginati” di Stornarella (tutti sottoscrittori del Patto per la Lettura del Comune di Orta Nova, Città che Legge), con la direzione artistica di Paola Grillo e Arturo Gianluca Di Giovine. Leggendolo, non vi troveremo nulla di biblico o teologico. Piuttosto [e questo grazie alla indiscussa bravura ed empatia dell’autore] ci sembrerà di entrare e vivere tra quelle pagine, riconoscere strade e situazioni, persone e frasi pronunciate. Perché la storia di Mario Nero, raccontata da Colasanto tra malinconia autobiografica e storiografia criminale, ci parla di noi, della nostra terra, del nostro mondo, dove il bene e il male si mescolano, il coraggio condanna alla solitudine, l’onestà ha un prezzo troppo alto, la ricerca della verità non produce eroi. Eppure ben vengano le storie ben raccontate di uomini che, come Mario, non si voltano dall’altra parte e che decidono di farsi i fatti loro, perché, se è vero che non abbiamo bisogno di eroi e tantomeno di maestri, abbiamo bisogno di testimonianze autentiche di lealtà e legalità.
“Fiore di marzo. Il delitto di Nadia Roccia” è il titolo del libro (edito da Scatole Parlanti) del criminologo e autore foggiano Antonio Diurno, presentato da Paola Grillo al C-LAB MAO per il III Festival “Leggo, ergo sum”, in occasione de “Il Maggio dei Libri”. Il Festival è promosso dall’I.I.S. “Adriano Olivetti” e dalla sua Biblioteca Scolastica, da ARCI APS MAO FM19.77 di Orta Nova e dal Gruppo di Lettura “Gli Spaginati” di Stornarella (tutti sottoscrittori del Patto per la Lettura del Comune di Orta Nova, Città che Legge), con la direzione artistica di Paola Grillo e Arturo Gianluca Di Giovine. In copertina campeggia un giglio, simbolo di purezza, che proprio un fiore di marzo non è. È un’immagine irreale. Proprio come è assurdo che due brave ragazze uccidano la loro amica e che una giovane vita venga spezzata senza un movente/motivo. Eppure così è stato quel lontano 14 marzo 1998 nella vicina Castelluccio dei Sauri, da quel momento “il paese di Nadia Roccia”. Ed è impensabile che certe cose accadano a due passi da noi e tentare di dare una spiegazione può risultare forse un’inutile impresa. E così Antonio Diurno, con la competenza e la passione che lo caratterizzano, scava in una storia dove l’evidenza dei fatti cozza con il mistero dell’animo umano, dove le prove documentate tacciono le dinamiche interiori, dove indagare su un delitto commesso da due ragazze forse nasconde la vera indagine, quella dentro noi stessi.
Proseguono gli appuntamenti del III Festival “Leggo, ergo sum”, organizzato dall’I.I.S. “Adriano Olivetti”, da MAO FM 19.77 di Orta Nova e dal Gruppo di Lettura “Gli Spaginati” di Stornarella (tutti sottoscrittori del Patto per la Lettura del Comune di Orta Nova, Città che Legge), in occasione de “Il Maggio dei Libri” e in continuità con “Libriamoci. Giornate Nazionali di Lettura nelle Scuole”.
“Comprendere, accorgersi, apprezzare, pensare: le accezioni del verbo intelligere in latino sono molteplici e riguardano tutte la capacità di andare oltre la superficie delle cose per riconoscerne il reale significato. E nessuna attività più della lettura ci permette di farlo. Ecco perché Intelleg(g)o è il tema scelto per la quindicesima edizione del Maggio dei Libri e l’undicesima edizione di Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole” . Ed ecco perché “Intelleg(g)o… dunque sono” è il filone tematico scelto nell’ambito del Festival, sotto la direzione artistica di Paola Grillo e Arturo Gianluca Di Giovine e con segreteria organizzativa Arci APS MAO FM19.77, che ospita anche gli incontri al laboratorio culturale C-LAB MAO.
“Sarà questo – riferisce la dirigente scolastica, prof.ssa Maria Carbone – un maggio dei libri dedicato al tema della legalità e della giustizia, con uno sguardo particolare al nostro territorio con l’obiettivo di rafforzare il nostro senso di identità e appartenenza a una comunità. Non a caso gli autori appartengono al nostro territorio e le tematiche trattate nei libri e negli incontri sono di particolare interesse per vicinanza geografica ed emotiva. Si parte, dunque, il 6 maggio con il criminologo Antonio Diurno, in dialogo con Paola Grillo, e il suo “Fiore di marzo. Il delitto Nadia Roccia” (Scatole Parlanti); si prosegue l’8 maggio con il giurista Antonio Colasanto, in dialogo con Domenico Sivilli, e il suo “Peccato originale” (Transeuropa), ispirato alla storia del testimone di giustizia Mario Nero; si conclude il 21 maggio con il dirigente scolastico e avvocato Luigi Talienti, in dialogo con Paola Grillo, e il suo “Al di là delle sbarre” (Edizioni del Rosone), testimonianza umana e professionale di docente nelle carceri. I tre incontri di maggio, in realtà, concludono il III Festival “Leggo, ergo sum”, iniziato a ottobre 2024 con “La porta della neve” di Toni Augello, proseguito a novembre con “Sotto il cielo” di Giovanni Lamanuzzi, “Essere Puglia. Storie e imprese di chi ha deciso di tornare” di Nico Catalano, “Dio del cielo, vienimi a cercare. Faber, uomo in ricerca” di don Salvatore Miscio. Per l’undicesima edizione di “Libriamoci. Giornate Nazionali di Lettura nelle Scuole”, gli incontri hanno coinvolto Francesco Berlingieri con Il Concilio di Nicea” e Giorgio Ventricelli con “La speranza di un domani”. Nove incontri, da ottobre 2024 a maggio 2025, per ribadire che “Intelleg(g)o… dunque sono””.
Trasferta fiorentina, dal 28 al 30 aprile, al Festival della Lingua Italiana, ideato e diretto dal professor Massimo Arcangeli, per l’I.I.S. “Adriano Olivetti” di Orta Nova, che torna a casa aggiudicandosi, nella categoria scuole, il Premio Internazionale “Visioni”, promosso dal Comitato Scientifico del Festival. “Una grande soddisfazione – riferisce orgogliosa la Dirigente Scolastica, prof.ssa Maria Carbone – per la scuola che dirigo e per l’intera città di Orta Nova questo Premio “Visioni” e la nostra partecipazione come unica scuola del Sud al Festival di Firenze. Un riconoscimento che premia indubbiamente la competenza e l’impegno, ma anche la passione e l’originalità nel fare scuola dei miei docenti, in particolare i referenti di questa iniziativa, Paola Grillo e Arturo Gianluca Di Giovine, che hanno accompagnato gli studenti nel mondo delle parole e del loro potere, alla ricerca di significati e significanti, arcaismi e neologismi, come sottolineato dall’intervento “La capacità istituente della parola”. Un plauso va a tutti i ragazzi e le ragazze partecipanti all’iniziativa di ricerca linguistica, tra cui sono state selezionate le 11 studentesse del Polo liceale in trasferta a Firenze ovvero Abazia Simona, Calabrese Michelle, Cuttaia Alessia, D’Arasmo Aurora, Festa Angelica, Festa Valentina, Gaggiano Elena, Leccese Angelica, Prudente Francesca, Tedone Alessandra, Micca Emanuela. Un premio che giunge in un momento storico particolarmente significativo per la comunità ortese e che può contribuire a credere nella bellezza e nella forza delle parole e nelle proprie potenzialità come territorio”.
Work in progress all’I.I.S. Adriano Olivetti per la partecipazione alla XVI edizione del “Premio Stefano Cavaliere”, organizzato dal Comune di Sant’Agata di Puglia, la Pro Loco “Pierino Donofrio” e la famiglia dell’on. Stefano Cavaliere. La classe 3C LSA ha svolto, infatti, la prova scritta del concorso nazionale, istituito con lo scopo di favorire la maturazione individuale e collettiva delle nuove generazioni attraverso la cultura dei valori civili e l’acquisizione dei diritti di cittadinanza” e dedicato quest’anno al tema generale degli articoli costituzionali relativi alla protezione dell’ambiente e alla tutela della salute. “L’iniziativa – riferisce la dirigente scolastica, prof.ssa Maria Carbone – è in linea con l’insegnamento di educazione civica e l’acquisizione di competenze trasversali. L’idea di un concorso su questi temi, quindi, di una sana competizione e di un’eventuale premiazione, il 23 maggio a Sant’Agata di Puglia, è per i giovani studenti un ulteriore sprone a partecipare e impegnarsi”.
Per gli studenti e le studentesse dell’I.I.S. Adriano Olivetti di Orta Nova un pomeriggio, quello del 24 marzo, tra microfoni e videocamere per presentare la propria ricerca linguistica ed eleggere [si spera] “la parola giovanile dell’anno”, iniziativa ideata dal professor Massimo Arcangeli, nella cornice del “Festival della Lingua Italiana e delle Lingue d’Italia” a Firenze.
Tra cringe, chill e sheesh un viaggio etimologico, antropologico e sociologico tra le parole della GenZ per capire i giovani e adattarsi ai tempi che cambiano.
E dal 28 al 30 aprile la tappa fiorentina del Festival vedrà la partecipazione di una rappresentanza di studenti dell’I.I.S. Adriano Olivetti, unica scuola del Sud Italia.
La straordinaria lectio magistralis del professor Massimo Arcangeli, docente di linguistica, all’I.I.S. Adriano Olivetti di Orta Nova, in occasione del Dantedì, è stata, tra aneddoti personali e erudizioni accademiche, un viaggio nelle parole di Dante e di quanto queste abitino le nostre vite, alla ricerca di significati allegorici e incredibilmente attuali di alcuni canti, alla scoperta di quanto ci somiglino un po’ personaggi noti e meno noti del poema sacro.
Perché nessuno è più pop di Dante. Perché Dante è per sempre. Perché Dante è uno di noi.
“Dante per sempre. Uno di noi” è il titolo della lectio magistralis che il prof. Massimo Arcangeli, noto linguista e dantista, terrà lunedì 24 marzo, alle ore 17.30, all’I.I.S. “Adriano Olivetti” di Orta Nova, in occasione del Dantedì.
“Un’occasione preziosa – riferisce la dirigente scolastica, prof.ssa Maria Carbone – che come scuola abbiamo deciso di aprire e offrire al territorio, per conoscere o approfondire un autore tra i più grandi della letteratura mondiale, l’autore di un “poema sacro” e allo stesso tempo di un grande libro sull’umanità, grazie alla capacità di Dante di amare i contrasti, scendere verso il basso e muoversi a un livello alto”.
“In particolare – continua la referente dell’iniziativa, prof.ssa Paola Grillo – ci soffermeremo su un aspetto dell’opera dantesca: quello linguistico. Nessun altro ha contribuito ad arricchire e impreziosire la nostra lingua. Nella Commedia ci sono parole che usiamo ancora oggi e altre che sono scomparse: tutte sono il segno di questo potentissimo arricchimento. Dante infatti non solo non aveva paura di introdurre parole nuove, ma era anche capace di prenderne di forestiere e italianizzarle. E ognuna di queste parole era ed è un approfondimento meraviglioso, apre degli squarci sul Medioevo e allo stesso tempo sul nostro tempo. Perché Dante è per sempre. Dante è uno di noi”.
Sesto appuntamento del III Festival “Leggo, ergo sum”, organizzato dalla Biblioteca dell’I.I.S.”Adriano Olivetti di Orta Nova, Gruppo di Lettura “Gli Spaginati” di Stornarella e MAO FM 19.76, nell’ambito di “Libriamoci. Giornate Nazionali di Lettura nelle Scuole”. “Intelleg(g)o… dunque sono” è il filone tematico scelto per la presentazione del racconto “La speranza di un domani” di Giorgio Ventricelli, giornalista, sociologo, formatore, fair play manager, moderato da Domenico Sivilli. La storia di un incontro casuale tra un uomo senza nome e una donna senza dignità diventa il pre-testo per parlare di pregiudizi e stereotipi, discriminazione ed empatia, solidarietà e cooperazione internazionale, ma anche e soprattutto di speranza di poter cambiare se non il mondo almeno noi stessi.
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