
III Festival “Leggo, ergo sum” per “Il Maggio dei Libri”: Antonio Diurno
“Fiore di marzo. Il delitto di Nadia Roccia” è il titolo del libro (edito da Scatole Parlanti) del criminologo e autore foggiano Antonio Diurno, presentato da Paola Grillo al C-LAB MAO per il III Festival “Leggo, ergo sum”, in occasione de “Il Maggio dei Libri”. Il Festival è promosso dall’I.I.S. “Adriano Olivetti” e dalla sua Biblioteca Scolastica, da ARCI APS MAO FM19.77 di Orta Nova e dal Gruppo di Lettura “Gli Spaginati” di Stornarella (tutti sottoscrittori del Patto per la Lettura del Comune di Orta Nova, Città che Legge), con la direzione artistica di Paola Grillo e Arturo Gianluca Di Giovine. In copertina campeggia un giglio, simbolo di purezza, che proprio un fiore di marzo non è. È un’immagine irreale. Proprio come è assurdo che due brave ragazze uccidano la loro amica e che una giovane vita venga spezzata senza un movente/motivo. Eppure così è stato quel lontano 14 marzo 1998 nella vicina Castelluccio dei Sauri, da quel momento “il paese di Nadia Roccia”. Ed è impensabile che certe cose accadano a due passi da noi e tentare di dare una spiegazione può risultare forse un’inutile impresa. E così Antonio Diurno, con la competenza e la passione che lo caratterizzano, scava in una storia dove l’evidenza dei fatti cozza con il mistero dell’animo umano, dove le prove documentate tacciono le dinamiche interiori, dove indagare su un delitto commesso da due ragazze forse nasconde la vera indagine, quella dentro noi stessi.




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